Airò Mario

L’intervento di progettazione della Chiesa di San Giacomo Maggiore sita nel Comune di Sedrina consiste nell’inserimento di un nuovo altare.
L'artista Airò si occupa della progettazione dell'ambone e della base dell'altare, l'artista Arienti dell'altare stesso e l'impresa Leggeri collabora sia nella progettazione che nella realizzazione.

Il nuovo altare della chiesa di San Giacomo a Sedrina è composto da un blocco minimale e massivo di marmo,sospeso su una pedana in vetro sopraelevata a sua volta di circa 30 cm dal pavimento attuale. La dimensione del fronte dell’altare cm 150 x 100.
I materiali scelti per il nuovo intervento, marmo chiaro e foglia d’oro, si rifanno alla sensibilità espressa dai manufatti già presenti, sposati ad un linguaggio del tutto contemporaneo.
La decorazione proposta per l’altare è un’immagine astratta con una simmetria raggiata, che è eseguita come incisione diretta nella pietra, successivamente evidenziata da una doratura con foglia d’oro.
Il disegno decorativo dell’altare si rifà a motivi della tradizione di decorazione di stoffe d’uso popolare.
L’intervento riveste volutamente solo parte della superficie del marmo, per suggerire una profondità spaziale esaltata dalle venature naturali della pietra .
La simmetria del motivo, ricollegandosi ad una simbologia della luce, non si risolve in una rigidità di spicchi ripetuti, ma varia sfumando dal basso verso l’alto, per richiamare la ricchezza di una naturale radiazione luminosa.
Il piano di vetro che circonda l’altare sarà sollevato dal suolo per mezzo di colonnine di plexiglass, del diametro di 9.5 cm.
Queste colonne sono disposte in modo apparentemente disordinato, ma strutturalmente efficiente, a mimare sinteticamente una parte della volta stellata.
All’interno di ciascuna colonna alloggia una piccola sorgente luminosa, che crea un alone luminoso sulla faccia superiore del vetro.
Il piano di vetro viene decorato con la tecnica della sabbiatura:ogni colonna è il fulcro di una serie di cerchi concentrici, lasciati trasparenti, la cui progressione in ampiezza è calcolata su proporzioni dettate dalla sezione aurea.
Le aureole che ne risultano sono sincronie una sull’altra in modo da disegnare, mostrare un’armonia superiore all’apparente disordine presente nella disposizione dei punti luminosi.

Le strutture compositive del nuovo altare sono tutte poste in opera in semplice appoggio sul pavimento esistente al fine che la proposta dell’intervento sia interamente reversibile senza intaccare i luoghi e i manufatti.