Nato in Kosovo, Sisley Xhafa, pur vivendo in Italia prima e a New York ora, in ogni lavoro denuncia con orgoglio la sua appartenenza ad una cultura albanese a cui si sente intimamente legato. I suoi lavori, spesso rievocazione del suo paese d’origine, diventano per lui quasi la rievocazione di una condizione ‘altra’ e autentica rispetto al sistema occidentale irrimediabilmente inserito in una complessa dimensione tecnologica. 
	I temi dei diritti umani, della clandestinità, della migrazione, del viaggio, estremamente personali ma anche così universali, vengono trattati da Xhafa con intelligenza e ironia anche attraverso l’uso di performances provocatorie e paradossali che vedono il coinvolgimento di altre persone.
	 
Anno: 2004
Luogo: Siviglia

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