L’installazione è costituita su entrambi i lati da tre piani diversi, sotto i quali sono disposte sfere da discoteca che girano sotto il passaggio. Queste ultime richiamano i grandi lampadari di cristallo, che sfiorano la testa del visitatore raggiunto all’ultimo livello. A questo punto si può scegliere di osservare la sala constatando la simmetria specchiante della costruzione, oppure guardare oltre le finestre incontrando con lo sguardo i monitor che trasmettono contemporaneamente film diversi.
	
	“La struttura è di stampo rozzo, un abbozzo, un modello e un veicolo utilizzabile in quanto tale, una meccanica fuori serie tipo MadMax. È mimetica rispetto alle proposte architettoniche offerte dalla sala. È un ponte improbabile come un episodio di film sulla giungla, ma contiene delle guide interne”.
	
	
	Senza Titolo (L’esperienza inevitabile del motoscafo botanico), 1996
	Villa Carlotta:Tramezzo, ponteggi, monitor, lampade da discoteca. 
	Presso la fondazione “Antonio Ratti”
	
	 
Anno: 1996
Luogo: Como








