Evento nell'ambito della 51. Esposizione Internazionale d'Arte - La Biennale di Venezia
L'ISOLA INTERIORE: L'ARTE DELLA SOPRAVVIVENZA
Da soggetto individuale Pistoletto diventa soggetto collettivo
presentando Cittadellarte sull'Isola di San Servolo che diviene luogo del TERZO PARADISO
L'isola ospita Cittadellarte, la cui missione è "ispirare un cambiamento responsabile nella società attraverso idee e progetti creativi". L'arte interagisce con tutti i settori del tessuto sociale, dall'economia alla politica, dall'educazione alla comunicazione. L'attività di Cittadellarte porta nell'isola di San Servolo il messaggio ideale e pratico del Terzo Paradiso.
"L'isola non è soltanto una realtà geografica ma anche simbolica. Nell'immaginario collettivo sintetizza temi e miti che l'arte ha sempre rappresentato. (...) L'isola di San Servolo costituisce il teatro dentro il cui recinto, perimetrato dalle acque della laguna veneziana, ogni anno un artista rappresenterà in maniera emblematica uno dei temi. L'arte della sopravvivenza, costituisce il tema affrontato da Michelangelo Pistoletto attraverso un'opera collettiva dal titolo: la CITTADELLARTE. L'opera è il frutto di una elaborazione corale del tema.
Pistoletto chiude il cerchio della propria ricerca partita dallo specchio, che riflette la realtà, ed arrivata ora ad una conclusione radicale che implica molteplici artefici nel tentativo di modificare concretamente il sociale, attraverso nuovi modelli linguistici e comportamenti collettivi che incidono sulla vita quotidiana. (...) Pistoletto accetta di assumere una nuova identità, passando da soggetto individuale a soggetto collettivo della creazione artistica, con la possibilità di fare dell'isola di San Servolo una fabbrica di idee, oltretutto in sincronia stanziale con l'università internazionale che già vi abita. L'arte così smette la sua eterna veste platonica per assumere una identità fattiva e a contatto con le cose. Come ci dimostra la produzione disseminata tra Marsiglia, Arles, Anversa, Sarajevo, Beyruth, Biella ed altre città del mondo, di Pistoletto e gli altri artefici del suo collettivo. San Servolo diventa l'isola interiore che custodisce i tesori dell'essere, dell'avere, del volere e del sapere" (Achille Bonito Oliva).
Il Terzo Paradiso trova nell'isola di San Servolo il terreno paradigmatico della propria esistenza. "Il Terzo Paradiso è l'accoppiamento fertile tra il primo e il secondo paradiso. Il primo è il Paradiso Terrestre, che precede il morso della mela. È il paradiso naturale dove tutto è regolato dall'intelligenza della natura stessa.
Il secondo è il Paradiso Artificiale, quello sviluppato dall'intelligenza umana attraverso un processo lentissimo che sta assumendo sempre maggiori proporzioni. Questo paradiso è fatto di bisogni artificiali, di comodità artificiali, di piaceri artificiali e di ogni altra forma di artificio. Si è formato un vero e proprio mondo artificiale che continua a crescere consumando e deteriorando in modo sempre più drastico il pianeta naturale.
Il pericolo di una collisione fra queste due sfere è ormai annunciato in ogni modo. Ed è per evitare di proseguire verso questo catastrofico avvenimento che si deve concepire il progetto globale chiamato Terzo Paradiso. Questo non può che realizzarsi attraverso un passaggio evolutivo nel quale l'intelligenza umana trova i modi per convivere con l'intelligenza della natura. Il riferimento biblico non ha finalità religiose ma è assunto come messaggio per dare senso e forza al concetto di trasformazione sociale responsabile e motivare un grande ideale che unisce in un solo impegno l'arte, la scienza, l'economia, la spiritualità e la politica" (Michelangelo Pistoletto).
Anno: 2005
Luogo: Venezia, San Servolo